5813.
(Lingua latina
- Grammatica
- Sintassi)
TORSELLINO Orazio
Particulae latinae orationis ab Horatio Tursellino collectae, nunc vero ex aliis scriptoribus, de quibus in praefatione, purgatae, et auctae, et ad usum Seminariorum R. Neap. accommodatae
Neapoli, ex Typographia Simoniana, 1836.
Euro 90,00
In-16° (15 x 9,3 cm), pp. 456, legatura coeva in piena pergamena. Qualche segno d'uso e del tempo alla legatura, in particolare, aloni al piatto anteriore e mancanza, restaurata, nella parte centrale del dorso. Tagli decorati a spruzzo. Al frontespizio, timbro ovale di appartenenza, coevo, di "Luigi Paris". Note di appartenenza manoscritte ai fogli di guardia. Qualche leggero segno d'umido, per il resto, buon esemplare.
Le note manoscritte alle guardie sono di mano del figlio di Luigi Paris, Lorenzo: portano date tra il 1842 e il 1844, epoca in cui, secondo le stesse sottoscrizioni, era «alunno interno nel R. Collegio di Teramo» e sono scritte, oltre che in italiano, in francese, in latino, in greco. Lorenzo, nato nel 1827, morì, a soli venti anni, nel 1847.
Luigi Paris, di famiglia originaria di Campli, nacque nel 1797. Frequentò le scuole a Teramo prediligendo lo studio della matematica e della fisica. Fu uomo insigne e di vasta cultura, profondo conoscitore delle lingue greca e latina, ma anche del tedesco, dell'inglese e del francese. Nel 1819 venne nominato professore di matematica sublime e fisica matematica nel Real Collegio di Teramo, incarico che ricoprì sino al 1832 quando, volontariamente, lasciò l'insegnamento. Ricoprì moltissime cariche pubbliche. Competente collezionista di libri, riuscì a costituire una notevole quanto prestigiosa biblioteca che, composta da opere rare e di pregio a partire dal XVI secolo, di prevalente carattere giuridico, oggi si conserva, in parte, presso l'Archivio di Stato di Teramo. Luigi nel 1824 sposò, a Teramo, Teresa Rubini (1805-1856): fu in questo periodo che la famiglia Paris trasferì la propria residenza nel capoluogo aprutino. Dall'unione nacquero Maria (1825-?), Lorenzo (1827-1847), Rosa (1830-1842), Michele (1832-?), Giovanna (1833-?) e Antonia (1835-1857). La perdita di Rosa appena dodicenne e di Lorenzo, ventenne, lo segnarono profondamente. Luigi morì a Teramo nel 1856.